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mercoledì 26 giugno 2013

53^ Monza Resegone, merci beaucoup Stefi!

Sì, è il nome della mia “salvatrice” insomma della mia cara amica Stefania Sandri che mi ha portato sul Resegone. Stefania di corsa e Franco Clima che ci segue in vespa e ci dà supporto morale sono le due persone che ci hanno permesso di chiudere questa edizione della Monza Resegone..grazie di cuore!
Adesso che nausea e vomito sono passate, posso raccontarvi la mia gara, una gara fatta di sofferenza e di ricordi pochi chiari... (pensate che ad un certo punto pensavo di essere al 23esimo km ed ero al 28esimo)…
Ma partiamo dall’inizio…. L’idea di correre con 2 compagne più forti mi spaventata molto, il tutto coronato dal mio tempismo che negli ultimi  4 mesi mi ha portato a far combaciare ogni  gara lunga con l’arrivo del ciclo… Che sarà mai direte voi uomini? Certo, provare per credere…
I giorni antecedenti al ciclo per una donna che corre sono molto pesanti.. pancia dura, gonfia, dolori pre- mestruali mentre corri  ecc…e anche il fiato ne risente…
La prima ad accusare tali sintomi è però Laura, che verso il 25esimo (credo fosse il 25esimo) ci dice di aver mal di pancia. Io parlo poco, sono tesa, troppo tesa e sicuramente dopo un anno di gare lunghe il mio corpo si sta ribellando, è stanco, chiede  la tregua, quella tregua che io non gli concedo mai e che lui cerca di farmi capire quanto gli serva con mille segnali…
Ma veniamo alla gara, partenza come sempre emozionante con grande tifo e amici che ci incoraggiano da ogni angolo…il passaggio nei vari paesi è una vera festa, con la gente che ti aspetta, in un paese, non ricordo quale, alcuni ragazzini ci hanno seguito per credo quasi 200 metri gridandoci che eravamo brave, grandi, e lì ricordo che  malgrado la mia tensione sono riuscita a sorridere….
In un altro paese addirittura dei signori fuori da un ristorante ci hanno detto queste sono giovani e io ho pensato boh sarà ubriaco, ne faccio 40 l’anno prossimo….
Laura procede, soffre in silenzio, io in mezzo e Stefania che è quella che sta bene chiude il gruppo… Le squadre femminili che aspettavo arrivano; arrivano tutte insieme e questo psicologicamente mi dà una botta,  vedersi sorpassare da 4 di squadre femminili insieme non è stato d’aiuto…
Laura mi esorta a non pensarci ma io, che mi aspettavo di essere raggiunta solo da 3 squadre, mi scoraggio, giusto o sbagliato che sia.
Prima di arrivare a Calozio incontro la grande Daniela Gilardi che mi segue un pezzo correndo chiedendomi come va e le dico non troppo bene, sono già stanca, mi incoraggia e poi si ferma e io proseguo pensando a quante volte l’ha fatta lei questa gara… e a quanto l’ha amata e “odiata” quando non è stata bene…
Al 32esimo a Caloziocorte ho il calo, comincia la salita e mi fermo spesso a camminare, prima di salire sento l’amico Merzario che mi incita ma non ho la forza di rispondere, comincio a camminare un po’ con Stefania che mi dice non farlo, è peggio, lo so che è peggio… tocco il braccio destro, ho tatuato il nome di mio figlio, penso che devo farcela, devo tornare a casa da lui, straparlo e riprendo a corricchiare…
Sulla salita ci passano i numeri uno Dario , Tommy e Orazio che mi grida dietro e io ritrovo la forza per mandargli due o tre insulti, solo per la facilità con cui salivano… 


Passiamo in centro Erve e anche lì un grande tifo e adesso comincia il massacro vero e proprio… Mi metto una maglia, ho freddo, ho bevuto troppo durante i primi 32  km.. sintomo che non sto bene, quando sono in forma non bevo quasi niente…sento Laura che ansima sta soffrendo come un cane ma non molla… Prendo l’ultimo ristoro prima della vera arrampicata e lì comincio a star male sul serio.. tossico due o tre volte finché do di stomaco ….Vi sembrerà strano ma da lì mi sono sentita molto meglio, tocco la foto di Ale, mio figlio,  che ho nei pantaloncini, e penso anche che venerdì finalmente vado al mare da lui, mi manca da morire…., lui mi aspetta devo fare in fretta ripartire e arrivare in cima sana e salva per lui!

Ho la  schiena a pezzi e capisco che il ciclo è arrivato puntuale come un orologio svizzero. Sento Laura ansimare, soffre.. mi spavento quasi a sentirla così. Stefania invece non fa una piega, è forte e fresca come sempre, sento la sua voce  mi dice dai , dai … e intanto che mi parla arrampico. Adesso manca poco e intanto all’improvviso sento voci di squadra femminile dietro…  E penso e no, non ancora…
Questo mi sprona pesantemente….  Stefania mi grida dietro dai forza, Laura c’è.. non molliamo… L’idea di avere una squadra poco dietro mi dà linfa, corricchio pure e mi dico che non voglio essere ancora passata, reagisco, ed il nostro distacco aumenta.
Stefania nell’ultima gradinata mi tiene la mano con tutta la sua forza,
Laura è dietro di me …. CE L'ABBIAMO FATTA......

Mi butto per terra, ho la nausea, sento Orazio Bottura che mi prende in giro, come sempre del resto, ma sono felice ce l’ho fatta…
Prima della partenza speravo in un quarto. quinto posto ma siamo seste.. pazienza… la battaglia l’abbiamo vinta di testa, Laura contro il suo mal di pancia e io contro il mio vomito…e la mia stanchezza…il mio corpo mi ha fatto capire chi comanda!
Adesso prossimo appuntamento una novità per me la Stralivigno…. Filerà tutto liscio…???? Chi vivrà vedrà!
Forse dal mio racconto sembrerà un incubo e invece rimane sempre una grande impresa e una gara unica, mentre la fai continui a dire che non la farai mai più ma il giorno dopo pensi che la rifarai ancora…e ancora

Grazie Stefi e grazie Laura, e grazie al nostro seguito Franco Clima…per averci incoraggiato e seguito con pazienza in ogni dettaglio…

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