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martedì 24 marzo 2015

Giuseppe Duchini: il mio Electric Trail!

Dopo qualche settimana passata in non perfetta forma, in tutti i sensi, oggi mi sento felice per il bel
week end passato anche oltre la gara. Insieme a mia moglie Ornella siamo arrivati a Pont Saint Martin nel tardo pomeriggio, i bimbi siamo riusciti a lasciarli dal nonno.  La partenza era per le 7:00,e ho preferito essere già lì senza aggiungere ulteriori difficoltà oltre a quelle che mi aspettavano.

Il pettorale e il pacco gara me lo avevano già ritirato il mio socio Massimo, lui e sua moglie, insieme ad amici, erano già li dal venerdì sera. E' un caro amico che si allena e si cimenta solo in trail, È stato parlando con lui più e più volte che mi sono incuriosito per questa disciplina! E l'Electric Trail era la prima gara che non si accavallava con il Cardacampionato o altri impegni familiari e lavorativi. E poi il mio socio l'aveva già fatta e me ne aveva parlato!

Il tempo, meteorologicamente parlando, era meno peggio del previsto, piovigginava e basta, mentre il

clima era caldissimo, ed eravamo tutti impazienti di partire per l'avventura. Personalmente non vedevo l'ora di sentire il VIA! Per il mio percorso lungo (42 km e + 3600 m. dislivello) eravamo poche unità, meno di 200 come iscritti, mi risulta però che qualcuno non si sia presentato. Per il  percorso corto (18 km e  + 1335 m. di dislivello) che è partito poco dopo erano in circa 300. Non so dirti se per una gara del genere 200 iscritti sono pochi o tanti, ma parlando con chi ne sa è una gara che ad inizio stagione e con le difficoltà che porta in molti la evitano. 
In gara ho tenuto l'altimetria sotto controllo grazie all'utilissimo cartellino datoci dall'organizzazione che con un moschettone tenevo agganciato allo zaino a portata di mano.


La partenza è stata liberatoria, l'ansia positiva si è liberata! Il percorso come previsto è partito subito con un "vertical! ma le sensazioni erano positive. Prima del terzo km lungo i tubi, simbolo della gara, l'organizzazione ha anche allestito il salto della staccionata alla "olio cuore". Ma questo è solo l'inizio, la gara era appena iniziata.   Non nego che la mia caparbietà e il mio spirito competitivo mi ha portato per tutta la prima parte della gara a giocarmela con gli altri che mi stavano più o meno vicino.



La gara vera però è partita dopo il primo cancello orario a metà gara, lo strappo è stato importante.
La salita a oltre 1300 M aveva una pendenza da spaccagambe. Ma arrivati in vetta il "bello" doveva arrivare: La prima vera discesa!! Sassi e gradoni bagnati e le gambe che cominciavano a essere meno reattive mi ha fatto capire che non ci si poteva minimamente distrarre, la caduta era sempre ad un soffio. Vero però che il mio mantra nonsimollauncazzo mi portava a pensare che al prossimo ristoro mi sarei ripreso.


Nel frattempo comunque il paesaggio era stranamente magico anche con le nubi che un po si erano diradate lasciando lontana la pioggia. Questo terreno e in particolare questa gara è una delle più tecniche conosciute, le discese ancor più delle salite mi hanno massacrato. In salita tenevo bene, sui rari tratti di corsa davo il meglio ma in discesa è stata veramente dura. La foto dove vedevo Pont Sant Martin l'ho fatta all'ultimo scollinamento credo, intorno al km 34.. Un susseguirsi di emozioni!! Queste sono gare dove come è capitato anche me, per lunghi tratti viaggi completante solo, solo con il dolore fisico e la tua mente che viaggia.
Come tutta la gara, anche gli ultimi chilometri il pensiero era rivolto a Ornella, non vedevo l'ora di abbracciarla, era al traguardo. L'arrivo è stato meraviglioso, ho goduto come un bambino! Il mio amico Massimo ha concluso la gara qualche minuto dopo ma come me era contentissimo è finita dall'inizio conoscendomi bene, sapeva che l'avremmo portata a casa entrambi. Mi ha dato molta forza anche la sua fiducia. Lui è 3 anni che fa solo questo tipo di performance, io invece mi sono buttato in questo mondo del running non da molto e voglio sperimentare un po' di tutto

Ho fatto questa gara più per incoscienza che altro, il Trail è bellissimo ma il terreno così estremo mi ha fatto capire di essere arrivato al limite. In ogni caso è stato bellissimo finirla, finirla sotto anche l'obiettivo delle 10 ore. E allenato non certo bene visto i vari problemi fisici che anche nelle ultime settimane stavano intaccando un po' la mia convinzione. In ogni caso conoscendomi, sapevo che se fossi partito sarei arrivato sicuramente in fondo, non ho mai mollato.

l mio prossimo pensiero è rivolto verso alla buona riuscita della gara di domenica Corri Cardano, voglio dare il mio
contributo positivo alla Cardatletica.
Dalla settimana prossima ci inventeremo qualcosa! Questo 2015 comunque mi servirà per fare esperienza e spero di farle onorando maglia che mi ha adottato. E quindi, Forza CARDATLETICA!








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